Scegliere gli esercizi migliori per il lipedema e inserirli nel workout giusto è fondamentale per ottenere risultati evitando di peggiorare i sintomi.
Collaborazione tra personal trainer, nutrizionista ed eventuali altre figure sanitarie sono fondamentali per ottenere risultati anche quando la strada è molto in salita. Ne ho parlato anche nella diretta con il Dott. Carlo Gagliardini, medico chirurgo specializzato in medicina estetica non invasiva, che puoi rivedere qui.
Tantissime donne con lipedema hanno appoggio plantare e allineamento della caviglia alterati, spesso con dolori e difficoltà a fare sforzi prolungati.
E il sistema piede-caviglia è fondamentale nella capacità di drenare e attivare correttamente i muscoli di tutto l’arto inferiore (e di conseguenza anche della parte superiore che è funzionalmente collegata attraverso il bacino!)
Non basta fare attività fisica e alimentazione antinfiammatoria (che comunque è indispensabile).
Senza un approccio specifico nel tempo si crea tessuto fibrotico che riduce i movimenti del piede e della caviglia.
E molte “lippy” sono talmente abituate alla fatica e alla difficoltà di muoversi che pensano non si possa cambiare.
Per questo non ha senso trattare il lipedema come fosse grasso ginoide, obesità o insufficienza venosa!
La priorità è restituire la libertà di movimento e quando una trattamento manuale specifico (non solo bendaggi) non è possibile, curare maniacalmente mobilità e rinforzo muscolare a pieno range di movimento e attenzione alla tecnica può fare veramente molto.
Più che mai è fondamentale l’approccio individualizzato e monitorato costantemente.
(Tutto il percorso è stato fatto a distanza, con incontri in videochiamata e allenamento in casa.)
(Il lipedema è una malattia del tessuto connettivo lasso, progressiva, cronica e invalidante che colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile.
Provoca un accumulo abnorme di grasso sottocutaneo nelle gambe e spesso nelle braccia e una progressiva perdita di forza e muscolatura.
Le aree edematose sono di solito anche dolorose e predisposte a manifestare ematomi ed ecchimosi anche con traumi minimi.
Il lipedema è poco conosciuto e presenta somiglianze cliniche con il linfedema e l’obesità con le quali spesso è confuso.
Il lipedema viene classificato in 4 stadi in base alla distribuzione e all’aspetto del deposito adiposo; il quarto stadio corrisponde a quello più avanzato con evoluzione di lipolinfedema.
Maggiori informazioni sul sito della Lipedema Italia Onlus