A Natale regalati uno sguardo nuovo sul tuo corpo (e un paio di risposte pronte ai commenti indesiderati)
“Hai preso un chiletto, eh!”, “Quanto pesi?”, “Però… certo che mangi!”, “Ma non eri a dieta?”.
Benvenute feste natalizie e commenti indesiderati nelle riunioni familiari!
Quelle sopra sono le frasi con cui, ancora oggi, mi accolgono i parenti ai vari pranzi e cene (e da cui, solo in parte, ho imparato a difendermi emotivamente).
Quindi se anche tu vivi con preoccupazione l’accumularsi di cene aziendali e familiari e le occasioni per fare il pieno di alcolici e dolciumi, credimi, ti capisco.
Forse solo la “prova costume” suscita così tante preoccupazioni legate al peso e all’immagine corporea, quindi perché non provare ad affrontare queste festività con un atteggiamento più sano e positivo?
In questo post ti voglio parlare di body positivity e body neutrality e di alcune strategie che puoi usare questo Natale per evitare l’ansia.
Il progresso della body positivity / body neutrality
Inutile girarci attorno, la percezione secondo cui un corpo atletico è sinonimo di gioventù, addominali scolpiti e misure perfette, è ancora molto radicata.
Certo, sono stati fatti passi da gigante negli ultimi anni, soprattutto con il movimento di sensibilizzazione che ha promosso la fat acceptance negli anni sessanta e body positivity / body neutrality in tempi più recenti.
In sostanza, si tratta di processi che mirano a far percepire come normali tutte le tipologie di corpi, a prescindere da età, taglia, colore, genere ecc. e quindi di aumentare anche la loro rappresentazione nei media.
Facci caso: se guardi qualche film o serie tv anche solo di 10-20 anni fa, noterai una estrema omologazione di forme corporee, in particolare dei corpi femminili. Nessuna che sia più alta o più bassa, più muscolosa o più esile, più formosa o più atletica della media.
Si tratta di un cambiamento importante, che ha messo in discussione i canoni e gli standard di bellezza tradizionali che dominavano la scena nei decenni precedenti.
Questi standard e pregiudizi riguardano soprattutto il sovrappeso.
A differenza di quanto molte persone credono, non si tratta di difendere stili di vita malsani, di ignorare il problema dell’obesità mondiale, o di affermare a tutti i costi che “grasso è bello”, ma piuttosto di riconoscere che i corpi grassi esistono e non sono una vergogna per chi ci vive dentro.
Se questo tema ti incuriosisce, ti consiglio il discorso di Edoardo Mocini, medico chirurgo specialista in scienza dell’alimentazione, che ha tenuto al TEDxFerrara.
La rappresentazione di corpi diversi può aiutare a migliorare il rapporto con la propria immagine, stimolando l’adozione di uno stile di vita sano, attivo e rispettoso della propria salute. Al contrario, la colpevolizzazione o la derisione del corpo (il cosiddetto body shaming), può danneggiare in modo profondo chi non si rispecchia nei canoni tradizionali..
Se guardo al mio settore, mi rendo conto che c’è ancora parecchia strada da fare e un bel po’ di pregiudizi da eliminare…
Il mito degli addominali scolpiti
Partiamo proprio da lei: la famigerata tartaruga.
Lo ammetto, è facile cadere in questa trappola.
Alzi la mano chi crede che per essere in forma si debba avere un ventre piatto e muscoli definiti. Molti, troppi. Soprattutto, chi non vorrebbe una bella tartaruga da sfoggiare in palestra?
La questione tuttavia è complessa, perché il cammino per ottenere degli addominali scolpiti o un ventre super piatto è lungo e impegnativo, soprattutto se sei una donna over-40.
Infatti, riuscire a raggiungere e mantenere un indice di grasso corporeo sufficientemente basso da consentirti di avere addominali in vista può essere non solo difficile, ma anche dannoso.
Quello che dovresti chiedere al tuo corpo è una costante privazione alimentare, che può innescare problemi di salute fisica (come osteoporosi, disbiosi intestinale, stanchezza cronica, alterazioni ormonali, livelli non ottimali di vitamine e minerali) e mentale (disturbi alimentari e dismorfofobia).
Body neutrality: accettare il proprio corpo
Accanto alla body positivity, la body neutrality si è fatta largo negli ultimi tempi tra i movimenti di liberazione dei corpi dagli stereotipi.
Più che parlare di accettazione, in questo caso si parla semplicemente di riconoscimento.
Non esistono modelli da contrastare, il corpo viene percepito come uno strumento fisiologico e ci si focalizza soltanto sulle esperienze che permette di vivere.
Per le donne over 40, questo può essere particolarmente liberatorio, perché consente di superare tutta la narrazione legata al concetto di peso forma, taglie, canoni di bellezza, preoccupazioni per i cambiamenti legati all’età e molto altro ancora.
Anche il peso è infatti un elemento che spesso tende a ingannare la nostra percezione.
Sai che il BMI (Indice di massa corporea in italiano), usato per decenni per indicare il “peso ideale” in base all’altezza, è basato su un unico studio belga del 1832, che includeva solo maschi bianchi?
Questo significa che:
- non considera differenze di ETÀ e SESSO (e quindi variazioni ormonali come la menopausa), né ETNIA;
- ignora lo STILE DI VITA: avere un BMI “giusto” non serve a niente se mangi male, non fai attività fisica e fumi;
- non tiene conto delle differenze individuali come struttura fisica e massa muscolare.
Nonostante questi dati di fatto, molte persone e perfino molt* nutrizionist*, si basano su questo indice, senza considerare fattori molto più importanti come:
- fabbisogni che cambiano con l’età;
- regolarità del ciclo mestruale nelle donne;
- idratazione;
- massa muscolare rispetto all’altezza;
- fame e sazietà;
- stanchezza cronica.
L’alimentazione “giusta” è quella che ti permette di migliorare il rapporto tra massa muscolare e massa grassa. Dovresti quindi raggiungere un equilibrio che non ti porti né a soffrire la fame, né ad avere cali di energia. Non solo, puoi anche includere qualche sfizio, senza ossessioni per i grammi e i cibi “fit”.
L’errore che spesso si fa è considerare il peso sulla bilancia come un unico obiettivo, senza però considerare quale sarebbe invece il peso ideale che consente al tuo corpo di essere in salute e funzionare al 100%.
Il concetto di peso forma va insomma rivisto, staccato dalle tabelle obsolete e collegato invece al benessere psicofisico.
Il vero “peso forma” è quello che puoi mantenere con uno stile di vita sano e attivo, mangiando a sazietà senza eccessi né privazioni e con tutti i tuoi parametri di salute al massimo!
Se vuoi approfondire il tema, ho scritto un articolo sul tema della diet culture.
Detox dai social media
Molti problemi legati alla nostra immagine dipendono dal confronto con modelli irrealistici.
Sai che l’81% delle donne non è felice del proprio corpo?
E che le donne si sentono peggio riguardo a se stesse dopo aver guardato immagini di donne con corpi “ideali”, rispetto a dopo aver guardato immagini “neutrali”?
Pensa che una persona media vede tra le 4.000 e le 10.000 immagini al giorno, se continui a sentirti male per il tuo aspetto fisico, potrebbe essere utile rivedere i profili che segui sui social media.
Smetti di seguire account che ti fanno sentire in difetto riguardo al tuo corpo.
Piuttosto concentrati su media che offrono contenuti istruttivi o tecnici, anziché su account che pubblicano immagini e video accuratamente elaborati e che mostrano uno “stile di vita perfetto” o un “corpo perfetto”.
Cosa rispondere a commenti inopportuni
Soprattutto se soffri di gonfiore addominale od obesità androide, ti potrebbe capitare che qualcuno ti chieda se sei “incinta”. A volte a mo’ di battuta (divertentissima…) o pensando di essere gentile.
A me è capitato spesso, sia quando ero fortemente in sovrappeso, sia perché soffro di IBS, e nei periodi acuti sembra davvero che abbia il “pancione”. So quindi quanto sia imbarazzante e frustrante.
E purtroppo le riunioni familiari sono spesso occasioni per commentare i corpi altrui senza permesso.
Sapere come rispondere sul momento può aiutarti a gestire l’ansia e ad avere almeno un’alternativa al subire passivamente una vera e propria aggressione emotiva!
Rispondi con curiosità.
“Mi chiedo perché pensi sia appropriato chiedere a una donna se è incinta…”.
“Non sono incinta e mi chiedo come ti sentiresti se ti chiedessi dello stato dei tuoi organi riproduttivi!”.
“Mi chiedo quanto sarà imbarazzante per te quando ti dirò che non sono incinta”.
Rispondi con decisione.
“È una domanda completamente inappropriata”.
“Non lo sono. Semplicemente sono fatta in questo modo/gonfia/grassa”.
“Non mi vedi da tanto e l’unica cosa che ti viene in mente di chiedermi è questo?”.
“Sai, alcune donne potrebbero soffrire parecchio per una domanda così. Pensa se avessi abortito o volessi dei figli e non potessi averne! Per favore, non fare mai questa domanda a una donna”.
Rispondi con umorismo.
“Grazie, è una pizza!”.
“Oh, siamo così orgogliosi del nostro Cremenzio Evodio Turbo”.
“In realtà volevo un gattino…”.
Ricordati che tutte le tue emozioni sono legittime e che puoi scegliere le tue reazioni in ogni situazione!
Un corpo atletico è un corpo sano, forte e felice, a prescindere dalla sua forma e dal suo peso.
È tempo di liberarci dai vecchi stereotipi e abbracciare un approccio più sano e realistico al fitness, soprattutto dopo i 40 anni.
Se vuoi saperne di più su come allenarti in modo sano e bilanciato, contattami! Insieme possiamo trovare il percorso che fa per te.