All’inizio A. era frenata dal giudizio negativo su se stessa. Inoltre il solo camminare e parlare contemporaneamente le provocava affanno. Ecco come il fitness l’ha aiutata a trovare maggiore autostima e fiducia in sé.
Come per molte donne che si affacciano alla menopausa, nella storia di A. compariva una lunga lista di diete estreme.
Aveva da poco perso 8 kg con l’aiuto di un dietista e aveva appena iniziato un altro percorso con un nutrizionista diverso.
Infatti il peso era ancora di 72,5 kg su 1,63 m di altezza e il dimagrimento era il suo primo obiettivo.
Frequentava una palestra ma era chiaro che l’esercizio fisico che faceva non era adeguato a stimolare la massa muscolare e il metabolismo.
Situazione di partenza: salute complicata e scarsa fiducia in sé
A complicare la situazione:
- un passato di terapie ormonali molto tassanti;
- una serie di problemi osteoarticolari che limitano molti movimenti;
- patologie autoimmuni con effetti sulla tiroide e sul metabolismo dei grassi, con utilizzo di farmaci dagli effetti collaterali sulla funzionalità dei muscoli1 2.
Ma soprattutto un carico di preoccupazioni e stress familiari che poche persone sarebbero in grado di tollerare.
“Non posso permettermi di stare male, la mia famiglia ha bisogno di me.
Ma senza una dieta non so fare la brava”
A. ha sempre avuto due superpoteri: capacità organizzativa e tenacia.
Il lato oscuro era però rappresentato da una scarsa fiducia nella sua capacità di regolarsi a tavola e da convinzioni limitanti riguardo le proprie possibilità di riuscire a ottenere risultati.
“Se penso che all’inizio dovvo farmi aiutare anche solo a sollevare il bilanciere vuoto!
Non avevo mai sollevato più di 3 kg mentre adesso faccio quasi 20 kg di panca!”
Fitness e autoefficacia
Abbiamo lavorato riducendo l’attività aerobica sul tapis roulant, che aveva tra l’altro ripercussioni sulle ginocchia, e introdotto 2-3 sedute settimanali di allenamento con i pesi, prima in palestra e poi a casa per risparmiare tempo e denaro, trovandoci perfettamente preparate al lockdown.
Nel tempo grazie a questo tipo di fitness ha conquistato più autostima, fiducia in sè e nel proprio corpo, migliorato gli schemi motori e imparato a muoversi e svolgere anche le attività quotidiane con maggiore sicurezza e minor rischio di infortuni per schiena e ginocchia.
Autostima: come aumentarla in modo inaspettato
Nell’arco di quasi 2 anni insieme ci sono stati moltissimi alti e bassi.
Periodi in cui peso e circonferenze calavano in modo regolare, risalite e stalli frustranti.
Abbiamo provato a cambiare nutrizionista e a fare un taglio calorico molto forte, che però limitava anche le energie per allenarsi e comunque non dava i risultati sperati.
Indubbiamente la situazione metabolica e la poca disponibilità di tempo per allenarsi hanno giocato a sfavore.
Eppure la sofferenza provocata da questo ultimo approccio ha portato a un risultato inaspettato…
“Ho bisogno di meno regole”
La necessità di controllare calorie e macronutrienti e l’affidarsi a feedback esterni come una dieta o un’app per avere conferma di stare facendo tutto il possibile è diventato più un limite che un supporto.
Questi sono i risultati della cultura dieto-centrica che ignora il benessere e la salute complessiva. Leggi il mio articolo sulla diet-culture per saperne di più.
Nonostante adesso abbia un piano alimentare di massima da seguire, ora finalmente A. ha maggiore fiducia in sè e nelle proprie sensazioni e sente di poter seguire un’alimentazione adatta a lei in autonomia, con meno vincoli.
E non solo…
“Mia figlia ha iniziato a imitarmi! L’esempio vale più delle parole!”
È diventata un esempio per i suoi figli.
Il grande, che l’anno prossimo andrà in 1^ superiore, ha imparato cosa sono l’equilibrio energetico e i macronutrienti, e la piccola, in età scolare, imita la mamma con i pesetti e la disegna con il bilanciere in mano (sotto uno delle sue opere).
“Sono diventata più autonoma, anche se ho poco tempo riesco a ritagliarmi lo spazio per prendermi cura della mia salute.
Ho capito che era cambiato qualcosa quando per Natale ho chiesto a mio marito di attrezzare la palestra in casa!”
Il peso di A. ora si è stabilizzato sui 70 kg ma il cambiamento ottenuto è andato ben oltre il “prima e dopo” da social.
Nell’alimentazione, A. ha conquistato la capacità di equilibrare nutrimento e gratificazione, cancellando i giudizi di “buono, cattivo” riferiti a sé stessa o al cibo.
E nell’allenamento ha scoperto che il fitness è più di una “cosa da fare” al pari delle altre faccende: è un vero momento di cura di sé che può migliorare anche l’autostima e la fiducia in sé.
In quei momenti faticosamente sottratti alle molte responsabilità finalmente può dedicarsi alla propria salute, fisica e mentale.
Riferimenti:
1- https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-ormonali-e-metabolici/disturbi-della-tiroide/tiroidite-di-hashimoto
2- https://www.my-personaltrainer.it/salute/statine.html